Hai bisogno di aiuto?


Siamo offline, ma non preoccuparti, lascia qui il tuo messaggio e ti risponderemo al più presto. Grazie!

Hai bisogno di aiuto?

Fabio Di Giannantonio: Il Gladiatore Romano della MotoGP

Sono anni di grondi soddisfazioni per il motociclismo italiano. Oltre al dominatore Francesco Bagnaia, alle sue spalle ci sono altri piloti tricolori che tengono alta la nostra bandiera nel Motomondiale. Uno di questi è Fabio Di Giannantonio: talento in erba, che probabilmente l’anno scorso ha avuto la svolta della sua carriera e che è chiamato a confermarsi nel Mondiale attualmente in corso.

Gli inizi

Di Giannantonio nasce a Roma il 10 ottobre 1998. I genitori Ivan e Sonia abitano nel quartiere Eur e la sua è una famiglia con lo sport nel dna. Se “Diggia” mostra fin da piccolo una passione per le due ruote, suo fratello Luca (più piccolo di 5 anni) ha un talento per il pallone tanto che attualmente gioca in Serie D con la maglia della Boreale. Fabio muove i primi passi in pista con le minimoto a Casal Palocco. Nel 2009 è campione europeo minimoto junior, mentre un anno più tardi si aggiudica il secondo posto sul podio del Trofeo Honda HIRP 100 (vinto dal giovane livornese Manuel Doria).

Nel 2012 conquista il titolo italiano 250 cm³ PreGP, partecipando poi al campionato italiano Moto3 dove arriva decimo nel 2013. Si tratta di un’annata di transizione, alla quale segue un campionato chiuso all’ottavo posto. Nel 2015 è secondo nel campionato italiano di velocità, categoria Moto3, grazie a due vittorie. Nello stesso anno prende parte alla Red Bull MotoGP Rookies Cup, conquistando tre vittorie e il secondo posto nella classifica finale. È il preludio al suo esordio nel Motomondiale.

L’arrivo in Moto3 e il passaggio alla Moto2

Esordisce nella classe Moto3 del motomondiale nel 2015, correndo il GP della Comunità Valenciana in qualità di pilota sostitutivo a bordo di una Honda NSF250R del team Gresini Racing.

Nel 2016 rimane nello stesso team, con compagno di squadra Enea Bastianini. Ottiene i primi punti iridati e il suo primo podio al Gran Premio d'Italia, dopo essere stato anche al comando della corsa per alcuni giri. Si ripete ad Assen, gara che ha visto salire sul podio altri due italiani: Francesco Bagnaia e Andrea Migno. In Repubblica Ceca giunge terzo sotto la pioggia. Ad Aragon giunge quarto, in Giappone e a Valencia quinto. Chiude la stagione al 6º posto in classifica piloti con 134 punti all'attivo.

Nel 2017 è nuovamente pilota titolare del team Del Conca Gresini, il compagno di squadra è Jorge Martín. Durante i test prestagionali a Valencia subisce una frattura alla clavicola, che comunque non gli preclude la possibilità di partecipare alla prima gara stagionale in Qatar, dove arriva in ottava posizione, facendo anche segnare il giro più veloce. Ad Austin, nel GP delle Americhe raggiunge il terzo posto, che replica in Francia. Nel Gran Premio d'Italia arriva sul secondo gradino del podio. Dopo una parte centrale di campionato sottotono torna a podio nel GP di San Marino con un terzo posto sotto la pioggia. Nella gara successiva, ad Aragon, il pilota romano conquista il quinto podio stagionale con il secondo posto alle spalle di Mir e per la seconda volta nella stagione va a podio per due gare di seguito. Chiude la stagione al quinto posto in classifica piloti con 153 punti ottenuti, migliorando di una posizione quanto fatto l’anno prima.

Il 2018 è il suo terzo anno in Moto3, sempre con il Team Gresini. Dopo due stagioni di formazione, può finalmente giocarsi il titolo. Si tratta di uno scontro fratricida, visto che deve duellare con il compagno di squadra Martin. Alla fine sarà lo spagnolo a prevalere, nonostante le prime due vittorie in questa categoria conquistate da “Diggia” (in Repubblica Ceca e Thailandia). Per il pilota romano si aprono comunque le porte della Moto2, dove corre per tre stagioni. Annate con più ombre che luci, le prime due con il team Speed Up e la terza in sella ad una Kalex. La stagione appena citata, chiusa al settimo, posto è la migliore delle tre e gli vale il salto di qualità definitivo.

“Diggia” in MotoGP

Nel 2022 Di Giannantonio fa il suo esordio nella classe MotoGP alla guida di una Ducati Desmosedici del team Gresini Racing; il compagno di squadra è Enea Bastianini. L’impatto non è dei migliori, con l’ottavo posto in Germania come miglior piazzamento e il ventesimo posto nella graduatoria finale. Le cose non vanno meglio nella stagione successiva, almeno nella prima parte. “Diggia” però non demorde e chiude in crescendo: da citare, tra le ultime sue gare, il terzo posto in Australia e soprattutto il primo in Qatar. Chiude il Mondiale al dodicesimo posto, promettendo a sé stesso di migliorare nel Mondiale del 2024 (che affronta separandosi dal team Gresini ma rimanendo nell'orbita Ducati, firmando per il team VR46 Racing). Per il momento non sono ancora arrivati podi, ma il team crede in lui e il ragazzo vuole ripagare tale fiducia. Magari rimanendo sul pezzo nei momenti brutti così come in quelli belli come l’idolo Troy Bayliss, che ammirava nelle videocassette del padre e che ha voluto omaggiare usando il suo numero e cioè il 21.

Stagione 2024 e prospettive per il 2025

La stagione 2024 di Fabio Di Giannantonio è stata caratterizzata da una certa altalena di risultati, con momenti di brillantezza alternati a difficoltà di adattamento alla Ducati GP23 del team VR46. Dopo un finale di stagione positivo nel 2023, in cui ha ottenuto una vittoria e diversi piazzamenti sul podio, il 2024 è iniziato con qualche difficoltà tecnica. Tuttavia, Di Giannantonio è fiducioso di poter migliorare con l'evolversi della stagione, consapevole delle sue capacità di spingere la moto al massimo Fabio Di Giannantonio ha ufficialmente firmato un contratto biennale con Ducati, che lo vedrà continuare a correre nel team VR46 fino al 2026.

Nel 2025 e 2026, "Diggia" avrà a disposizione una moto ufficiale Ducati Desmosedici GP, identica a quella dei piloti factory come Pecco Bagnaia e Marc Márquez. Questa è una grande opportunità per lui, che sarà equipaggiato con la migliore tecnologia disponibile e avrà l’obiettivo di competere per il podio e, potenzialmente, per il titolo.

Condividi

Articoli in relazione