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Come proteggere la tua moto: Guida completa

Volete avere la moto sempre al massimo e pronta all’uso, senza andare incontro a brutte sorprese?

Allora dovete pensare a lei sia quando la usate che, soprattutto, quando non la usate. Dovete infatti prendere provvedimenti per proteggere la vostra “belva da strada” dai più vari agenti atmosferici, ma anche curarne la manutenzione nel momento in cui non la utilizzate per un prolungato periodo di tempo.

Di seguito, alcuni consigli per entrambe le situazioni.

Agenti atmosferici

Immaginate per esempio di essere in estate, stagione che giustamente sfruttate per visitare delle belle località balneari con la vostra moto. Per non avere intoppi nel vostro viaggio, dovete tenere ben presente un possibile “nemico” che può lasciarvi a piedi se non viene affrontato al meglio e per tempo: la salsedine.

Se non gli viene dato peso, può causare seri danni alla vostra moto, non solo al telaio e alle parti metalliche ma anche a tutte le componenti elettriche ed elettroniche. Alla pari del suo “cugino invernale”, il sale che viene rilasciato sulle strade, per combatterla efficacemente l’imperativo è quello di agire appena possibile dopo ogni giro in moto, effettuando una determinata manutenzione.

Se la salsedine (o il sale) hanno intaccato solo superficialmente le componenti della vostra moto, potete fare affidamento ad alcuni accorgimenti fai-da-te. Il primo, e più importante, è quello di lavare accuratamente la vostra “due ruote” con acqua fredda, una spugna e del sapone neutro. Evitate assolutamente prodotti aggressivi o l’acqua calda: peggiorerete la situazione. Durante questa operazione dovrete metterci del vostro per eliminare lo sporco e la salsedine che si è accumulata, per poi procedere alla fase di asciugatura: utilizzate un panno asciutto, l’aria compressa e, per finire, un breve giro intorno all’isolato.

Se avete accuratamente lavato e asciugato la vostra moto ma la salsedine, o il sale, non se ne sono andati del tutto, allora dovrete procedere a smontare le parti danneggiate da questi agenti atmosferici.

Successivamente procedete a grattarle (con la dovuta cura) con della carta abrasiva e acqua fredda, per poi lavarle utilizzando del sapone neutro una volta terminato il procedimento. Volete una protezione maggiore? In commercio esistono dei prodotti specifici per la rimozione di sale e salsedine che andranno ad agire direttamente sul danno, senza rovinare le parti circostanti.

Funzionano anche sui contatti elettrici, che se intaccati da questi agenti atmosferici possono impedire il corretto funzionamento delle componenti a cui sono collegati. In caso di esito negativo dei vostri tentativi, dovrete rivolgervi a un esperto carrozziere, che andrà ad analizzare l’entità del danno per poi stilare un preventivo di riparazione.

Moto ferma per un lungo periodo

L’inverno porta molti appassionati ad evitare le “uscite domenicali” con le loro moto, lasciandole quindi in garage o parcheggiate all’aperto per diverso tempo. Un periodo che può causare importanti danni alla moto, se non viene tenuta sotto controllo con continuità e accuratezza.

Chi non dispone di un garage o di un box privato dove parcheggiare la moto durante i lunghi mesi invernali non deve preoccuparsi più di tanto, perché i produttori di accessori hanno pensato anche a coloro che non hanno questa fortuna. Le soluzioni proposte sono generalmente due e consistono in una tenda ripiegabile e trasportabile o in un vero e proprio sacco a chiusura ermetica che garantisca un isolamento totale da umidità e agenti atmosferici. È comunque importante che entrambi siano di materiale traspirante per non creare l’effetto condensa.

Sconsigliato invece il classico telo da esterno, anche se di buona fattura, in quanto utile a riparare il mezzo dalla pioggia e dai depositi di polvere, ma non da tutti gli agenti corrosivi e soprattutto dall’umidità. In ogni caso, è sempre consigliato utilizzare un telo coprimoto da interno anche se abbiamo la possibilità di ricoverare la nostra moto in un box o garage.

Contro il pericolo corrosione, in agguato se la moto resta ferma a lungo, è preferibile applicare uno spray al teflon sulle parti delicate o più soggette a deterioramento. Riguardo invece la batteria della moto, se non è possibile investire in un mantenitore di carica o non si ha modo di attaccarlo alla corrente, occorre staccare i morsetti e verificare la presenza di ossido che in ogni caso si può rimuovere con dello Svitol o similari. Dopo è meglio spalmare un po’ di vaselina sui morsetti per impedire il ripetersi del problema. Infine, è consigliabile lasciare sempre del carburante nel serbatoio (meglio pieno, usando possibilmente uno stabilizzante, per evitare il formarsi di umidità), così da far girare periodicamente il motore almeno per 5 o 10 minuti, tempo minimo per non deteriorare l’olio.

Parlando invece del periodo successivo a quello invernale, sarebbe superficiale tornare subito in sella senza aver ultimato determinate operazioni. La prima consiste nel procurarsi due robusti cavalletti da officina per assicurarsi che le gomme non tocchino terra ed evitare una sicura ovalizzazione. Fatto ciò, bisogna imbevere un panno di acqua tiepida e passarlo su tutte le parti metalliche o in alluminio, in particolare sugli steli della forcella e i dischi: il sale utilizzato dalla manutenzione stradale, che potrebbe essersi posato sul mezzo, è infatti fortemente corrosivo.

Terminata questa operazione, è il turno della catena della moto. Si deve sgrassare bene con il petrolio bianco da applicare con un pennello e, se questo non bastasse, si deve utilizzare una paglietta per pulire le pentole (che sarà utile per togliere eventuali tracce di ruggine). Come tocco finale, bisogna applicare del lubrificante specifico per catene o-ring: con una mano si gira la ruota posteriore (moto in folle) mentre con l’altra si applica il lubrificante sulla catena assicurandosi che la cannula sia perpendicolare ai nottolini della catena stessa.

Infine, prima di sfrecciare nuovamente con la propria moto dopo il periodo invernale, si può utilizzare un prodotto specifico per la pulizia delle carene e delle plastiche e applicarlo con un panno sull’intero veicolo. In genere questi prodotti lavorano molto in profondità, andando a ricostituire i polimeri che compongono i materiali della motocicletta.

In alternativa, si può usare uno spray al silicone molto adatto alle parti delicate come ad esempio le guarnizioni. Si tratta di operazioni spesso lunghe e certamente non “simpatiche”, ma necessarie per avere sempre la moto al top della forma.

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