Chi fermerà il volo di Pecco Bagnaia? La stagione 2024 della Moto GP è iniziata con questo quesito, visto il dominio assoluto del pilota torinese nelle due precedenti annate. Una domanda che fino ad ora non ha trovato risposta, visto che sta proseguendo sulla falsa riga di quanto fatto vedere in precedenza senza accusare minimamente un calo di stimoli e motivazioni (possibile, dopo 2 mondiali vinti).
Raccontiamo dunque cosa ci ha detto fin qui la competizione riguardante la più alta classe motoristica.
Cambi di team prima del Mondiale
Il periodo tra una stagione e l’altra ha portato solo un cambiamento importante, ma di quelli che possono risultare decisivi per l’esito del campionato. Il pilota in questione è Marc Marquez che, dopo un’esperienza nelle file della Honda che durava addirittura dal 2013, passa alla Ducati.
Per il 2024 correrà sulla Ducati Desmosedici GP 23 mentre, nella stagione successiva, entrerà a fra parte del Team Ufficiale Ducati diventando così il compagno di squadra del campione del mondo Bagnaia.
Si tratta di una svolta importante per il pilota spagnolo, reduce da quattro stagioni con decisamente più ombre che luci dopo essere stato il ‘goat’ assoluto delle due ruote tra il 2010 e il 2019 (con 6 Mondiali vinti in Moto GP, 1 in Moto2 e 1 in 125).
Nessun altro cambio di squadra rilevante in vista della stagione 2024, sempre più all’insegna della Ducati per quanto riguarda la lotta di vertice.
Bagnaia ‘illude’ con una partenza in salita
La prima gara del Mondiale va in scena in Qatar. Così come il primo pallone toccato in una partita di calcio, può dare subito l’idea di quale può essere l’andamento della stagione. Bagnaia non vuole mancare all’appuntamento e infatti vince il Gran Premio.
Due anni prima, in occasione del Mondiale che si chiuderà con il primo alloro della sua carriera in Moto GP, aveva chiuso il Gran Premio qatariota con il ritiro. Un buon inizio per pecco, a cui seguono però due campanelli d’allarme. In Portogallo termina in anticipo la corsa, mentre in Cile chiude solo al quinto posto.
Un’occasione ghiotta per i rivali, che sperano di soffiargli lo scettro di campione. Il primo rivale del pilota torinese è lo spagnolo Jorge Martin, secondo nella classifica finale del 2023. Nelle prime 3 gare arriva terzo in Qatar, vince in Portogallo e chiude quarto in Cile, lanciando così la sfida al rivale italiano.
Buon avvio di stagione anche per Enea Bastianini, con un secondo e un terzo posto nelle prime 3 esibizioni stagionali. C’è gloria anche per piloti non della Ducati: l’esempio chiaro è rappresentato da Maverick Viñales che, in sella alla sua Aprilia, finisce sul gradino più alto del podio in Cile dopo aver deluso nelle 2 corse precedenti.
Bene anche Marc Marquez, che ha nel quarto posto all’esordio in Qatar il suo risultato migliore. C’è dunque da aspettarsi un passaggio di consegne per quanto riguarda il vertice della classifica della Moto GP? Le gare successive annullano sentenze – come spesso accade – troppo affrettate.
Ritorna il dominio del Pecco
Quando un campione viene dato in fase calante, ecco che torna a ruggire lasciando solo le briciole agli avversari. Inevitabile il rimando a Valentino Rossi, capace di zittire detrattori e tifosi avversari in più occasioni nel corso della sua straordinaria carriera.
Per Bagnaia non è ancora il momento di essere accostato alla leggenda con il numero 46, però certamente l’andamento di questo Mondiale sta mostrando splendidamente la sua fame di vittorie nonostante gli allori già conquistati. Il quinto posto in Cile è l’ultimo passo falso del pilota torinese nella stagione in corso.
Da lì, infatti, comincia una serie di vittorie che parte in Spagna e – dopo una breve sosta in Francia, dove chiude comunque al terzo posto – prosegue in Catalogna, Italia, Olanda e Germania. Una di quelle sequenze che azzerano le speranze dei rivali, soprattutto a livello psicologico. Chi prova in qualche modo a tenere il passo di Bagnaia e Martin, che non en vuol sapere di chiudere alle sue spalle per il secondo anno di fila.
Un paio di passaggi a vuoto per lo spagnolo, con i ritiri in Spagna e Germania. Per il resto, solo podi: primo posto in Francia, secondo in Catalogna e Olanda e terzo in Italia.
Segnali di risveglio anche da parte di Marquez, che chiude in seconda posizione 3 delle ultime 6 gare. Per lui anche una terza piazza in Catalogna. Una svolta importante dopo mesi difficili, ma per tenere testa a Bagnaia serve un cambio di marcia più importante.
Classifica parziale: svetta il rosso della Ducati
Quando il Mondiale è giunto quasi a metà del suo percorso, la classifica vede primeggiare – ça va sans dire – Pecco Bagnaia. Il pilota torinese deve però guardarsi da Martin, distante solo 10 lunghezze.
Molto più lontano Marquez, che chiude il podio. Tre piloti Ducati, così come Bastianini che è quarto. Per trovarne uno non di questa scuderia bisogna scendere vino al quinto posto: si tratta del già citato Viñales, con la sua Aprilia. Quasi superfluo, quindi sottolineare che sia la casa motoristica con sede a Borgo Panigale a dominare la classifica costruttori.
Attendiamo con ansia il rientro in sella dei piloti dalle ferie estive. Che vinca il migliore!