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Ducati Storiche: le moto e le livree che hanno fatto la storia Ducati

A gennaio 2012, la Ducati è stata riconosciuta "un bene di interesse storico culturale" dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dell'Emilia Romagna. Il riconoscimento è riferito all'archivio storico ed al Museo Ducati. Le Ducati Storiche che presentiamo fanno parte di questo patrimonio che va ben oltre la passione per il motociclismo. 

Oltre ad illustrarti le moto e le livree che hanno fatto la storia Ducati, ci sembra doveroso raccontare un po' di storia della casa motociclistica di Borgo Panigale.

Ducati Storiche: il brand di Borgo Panigale e il sistema Desmodronico

La storia di Ducati inizia nel 1926, con la fondazione della Società Scientifica Radio Brevetti Ducati, azienda di ricerca e produzione di tecnologie per l’industria delle trasmissioni radio. 

Nel 1935, vengono costruiti gli stabilimenti Ducati nel quartiere di Borgo Panigale a Bologna.

Dopo la nascita nel 1939 della sezione ottica, in piena seconda guerra mondiale, la Ducati è costretta a convertire la produzione civile ad uso militare. 

Nel 1946, nel periodo post-bellico, nasce il reparto motociclistico che darà alla luce il “Cucciolo”, un motore monocilindrico 48 cc con funzioni di propulsore ausiliario per biciclette.

Dal '52 al '68, Giuseppe Montano contribuisce all'ingresso della Ducati nel mondo delle competizioni sportive progettando moto da corsa vincenti da cui sviluppare moto di serie.

L'azienda si scinde nel 1954 in Ducati Meccanica (per la produzione di moto) e Ducati Elettrotecnica. Due anni dopo, l’ingegnere Fabio Taglioni realizza il primo motore Ducati con sistema Desmodromico di richiamo delle valvole. Da quel momento, il brand motociclistico si lega a doppio filo con il Desmo, icona di tutti i suoi motori. 

Con l'accordo tra Ducati e Cagiva, nei primi anni '80, inizia l'era della famiglia Superbike e del Monster.

Nel 1996, Ducati viene venduta e quotata in borsa come Ducati Motor Holding spa di proprietà della Texas Pacific Group. La prima edizione WDW viene organizzata nel 1998, lo stesso anno di inaugurazione del Museo Ducati.

Dopo l'acquisizione, nel 2012, da parte di Lamborghini, Ducati viene integrata nel gruppo automobilistico Audi AG.

Ducati Storiche: i modelli di Fabio Taglioni

All'ingegnere Fabio Taglioni, autore di oltre 1000 progetti, si deve il motore bicilindrico con configurazione a 'elle' ed una serie di modelli importanti:

- 100 Gran Sport (1954);

- 125 Gran Prix Desmo (1956) con cui Ducati vince in Svezia;

- Ducati 175 e Scrambler (primi anni '60) che segnano l'ingresso della casa motociclistica nel mercato nord americano;

- 750 Desmo (1972), che ottiene la vittoria delle “200 miglia di Imola”, e l'esemplare di serie 750 Super Sport;

- 900 Super Sport da corsa (1978) che vince il Turist Trophy;

- Pantah 500 (1979).

Dai primi anni '50 in poi, non si contano i successi di Ducati nel mondo delle gare motociclistiche grazie a moto come la 851 (che debutta nel Campionato Mondiale SBK, 1988), la 916 fino alla leggendaria Panigale V4R e la Ducati Desmosedici progettata per il campionato MotoGP del 2003 e che vedrà la vittoria del primo titolo iridato del 2007 grazie alle vittorie dell'australiano Casey Stoner e del grande pilota italiano Loris Capirossi.

Modelli iconici Ducati: dalla Desmo 125 GP alle varianti Panigale

Quali sono i modelli iconici che hanno fatto la storia di Ducati in termini di innovazione legata alla due ruote? Citiamoli tutti in ordine cronologico:

- Desmo 125 GP (1956), prima moto con distribuzione desmodromica;

- 750GT (anni '70) con il bicilindrico e Scrambler con motori monocilindrici da 125, 250, 350 e 450 cc.;

- 750SS (1974) con motore a L di 90°, che ha segnato diverse vittorie e podi nelle stagioni 1974/1975, spesso pilotata da Carlo Saltarelli;

- Paso (1986) disegnata da Massimo Tamburini, prima moto carenata;

- 851 (1987), capostipite delle 4 valvole raffreddate a liquido; 

- Monster M900 (1993)  con telaio della Superbike 851, motore esagerato di 904 cc a due valvole raffreddato ad aria, design unico. All'M900 seguì la M600, più leggera e con motore più trattabile, la Monster Cromo e Dark (1998) e la S4R (2004), la 110 Evo con motore desmodromico; 

- 916 (1994), bicilindrica progettata da Massimo Tamburini, con posizionamento dell’ammortizzatore di sterzo coperto da brevetto mondiale, cui seguirono le evoluzioni 996 e 998;

- 999 (2002), prima “on-off” denominata Ducati Multistrada; 

- PaulSmart 1000LE e la Sport 1000 della serie Sport Classic (2005);

- DesmosediciRR, replica su strada della MotoGP (2006), con cui per la prima volta sono state trasferite ad una moto stradale le performance e le caratteristiche innovative delle moto da corsa. Oltre 200 cv di potenza (a scarico aperto), motore 4 cilindri a L e 989 cc, vari componenti in fibra di carbonio, forcella a gas, telaio a traliccio portante, pinze dei freni monoblocco, scarico “a ciminiera”; 

- 1098 (2007), evoluzione della 999, che ha ricevuto diversi premi tra cui “Best Bike of the Year” 2007, Miglior design, Migliore moto SuperSport; 

- Hypermotard (2007) con cui Ducati entra nel mondo dei motard stradali; 

- Panigale (2012), il gioiello Ducati, una superbike esclusiva nel design e nelle prestazioni, con versioni dotate di V4 e propulsore bicilindrico (899, 1299, V4R). Potente e leggera, dal muso aggressivo e dal codone alto, divora la strada.

Il 2021 è l'anno della Ducati Superleggera V4, l'unica moto omologata per uso stradale con telaio, cerchi e forcellone realizzati in fibra di carbonio, proposta in edizione limitata (500 esemplari).

All'interno del nostro sito puoi trovare un vasto assortimento di adesivi e grafiche adesive delle iconiche DUCATI STORICHE.

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